Vastedda del Belìce DOP

È l'unico formaggio di pecora a pasta filata.

È l'unico formaggio di pecora a pasta filata. Il termine Vastedda nasce da "vasta" cioè "guasta" proprio dal tentativo dei caseari di un tempo di recuperare quei pecorini che per l'eccessivo caldo andavano a male. La sua Forma piccola, ovoidale, piatta dalla pasta bianca, dal peso di 500 — 700g dal sapore acidulo, dolce e fresco.

Il latte coagula in una tina di legno a 38°-40° C con caglio di agnello. La cagliata viene rotta con una rotula di legno e fatta rassodare in "fascedde di giunco".

Per circa 24 ore viene lasciato riposare e dopo, tagliato a fette, viene filata con la scotta e l'ausilio di un bastone. Viene estratta con le mani e deposta su piatti fondi (vastedda) per conferirgli la classica forma. In salamoia per circa 2 ore e dopo essere stata asciugata è pronta per il consumo.

La Vastedda ha una grande versatilità in cucina, può entrare nelle pietanze in quanto è un formaggio che fila, quindi può entrare in un primo elaborato, in un secondo e ottimo anche con accostamenti di marmellate o gelatine di agrumi.

Composizione

Latte ovino, caglio di agnello in pasta, sale

Aspetto

Prodotto solido, compatto e senza crosta, di colore bianco avorio

Trattamenti

Il latte proveniente dalla mungitura viene coagulato a circa 35-36° C con caglio di agnello. Aggiunta di siero caldo a 55-60°C, taglio della massa a fette e aggiunta di acqua superiore a 90°C

Cucina

Può entrare in un primo elaborato, in un secondo ed è ottimo anche con accostamenti di marmellate o gelatine di agrumi. Può essere consumato così com'è o con l'aggiunta di olio extravergine d'oliva, pomodoro ed origano.